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Fondazione
Lemine

La Fondazione Lemine, organismo scientifico internazionale costituitosi con il nome di Antenna Europea del Romanico nel 2001 con lo scopo della raccolta, rielaborazione e circolazione delle conoscenze inerenti il Romanico nel suo naturale e complessivo ambito di diffusione, ha la sua sede in adiacenza alla celebre rotonda romanica di San Tomè nel comune di Almenno San Bartolomeo (Bergamo).

Ente promotore

presentazione

Dal 1° gennaio 2018 l’Antenna Europea del Romanico è confluita nella Fondazione Lemine.

La Fondazione è composta dai Fondatori Promotori Comune di Almenno San Bartolomeo e Comune di Almenno San Salvatore, dal Fondatore Provincia di Bergamo, dai Partecipanti Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Bergamo, Rotary Club Bergamo Ovest e Comune di Rota d’Imagna.

Nel 2018 la Fondazione Lemine è stata riconosciuta come Soggetto di Rilevanza Regionale, qualifica confermata anche nel 2023.Ecco le principali attività promosse dalla Fondazione Lemine.

Gestione turistica dei monumenti

La Convenzione stipulata nel 2007 con le Parrocchie di Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore, tutt’ora in vigore, prevede la gestione turistica della Rotonda di San Tomè, della chiesa di San Giorgio e del complesso monumentale della Madonna del Castello.

A questi monumenti si aggiunge il complesso monumentale di San Nicola in Almenno San Salvatore, per la cui valorizzazione è nato nel 2016 un tavolo di lavoro che raduna tutte le componenti interessate al bene (famiglia Lurani Cernuschi; parrocchia di San Salvatore, comitato San Nicola e comitato per l’organo Antegnati; amministrazione comunale di Almenno San Salvatore), il cui lavoro di squadra ha fruttato la proclamazione del bene a Luogo del Cuore FAI; ciò ha consentito di ottenere un contributo dalla Fondazione FAI, finalizzato al restauro del soffitto (operazione a cui concorre anche il Rotary Club Bergamo Ovest).

Per quanto riguarda l’accesso al pubblico, le chiese sono aperte in maniera stabile, grazie al prezioso supporto dei volontari «Amici del Romanico» e al progetto «Chiese aperte», che coinvolge parrocchie, amministrazioni locali, Caritas Diocesana Bergamasca e Azienda Speciale Consortile Imagna-Villa, consentendo di dare lavoro in qualità di custodi dei monumenti a persone residenti nel territorio.

La prospettiva entro cui si muove la Fondazione è quella di attuare la pianificazione di un piano industriale che preveda l’accesso a pagamento ai monumenti per scopi turistici, così come avviene già da tempo nella grande maggioranza degli edifici ecclesiastici monumentali del nostro Paese.

COLLABORAZIONI LOCALI

Il primo contenitore culturale creato nel 2014, frutto della collaborazione con AgrImagna e l’Associazione Mercato&Cittadinanza Valle Imagna e Valle Brembana, è il «Mercato Agricolo e non solo», esposizione di prodotti biologici e di manufatti di artigianato artistico locali proposto ogni terza domenica del mese lungo il viale di raccordo tra il parcheggio e il Tempio e all’interno della corte; si tratta di una iniziativa le cui edizioni vengono arricchite con appuntamenti di natura culturale (incontri pubblici; presentazioni di novità editoriali; spettacoli) legati a un tema di volta in volta condiviso con i partner di cui sopra. È una manifestazione di grande richiamo per il territorio vallare.

Nel 2015, nell’ambito del Distretto per l’Attrattività Turistica Lemine-Valle Imagna finanziato da Regione Lombardia, ha preso corpo una partnership con le amministrazioni dell’intera Valle Imagna che ha portato alla creazione del Museo Interattivo Valle Imagna, installato presso la struttura dell’Antenna Europea del Romanico e in attesa di essere reso accessibile in pianta stabile al grande pubblico.

Nel 2016, grazie alla collaborazione con l’Università Cattolica, è nato il progetto «Archeologia dell’edilizia storica», legato alla nuova disciplina dell’Archeologia dell’architettura (tematica sulla quale sono state realizzate presso la struttura due edizioni della Summer School «Leggere il Romanico») e finalizzato all’individuazione e allo studio dei nuclei medioevali all’interno dei comuni bergamaschi; il progetto, avviato nel novembre 2017 e giunto nel 2021 alla IV annualità, è costituito da un’indagine – a opera di un’assegnista di ricerca dell’Università Cattolica, Federica Matteoni, affiancata da collaboratori distaccati presso la struttura – sul territorio dei Comuni aderenti all’iniziativa, ed è sostenuto dal Consorzio BIM.

COLLABORAZIONI NAZIONALI

Nella prospettiva di valorizzazione del complesso di San Nicola un ruolo importante riveste la partnership con il Fondo Ambiente Italiano, che ha consentito l’inserimento di San Nicola all’interno delle Giornate FAI di Primavera e delle Mattinate FAI Scuola 2015 e 2016 (nelle Giornate di Primavera 2015 sono state inserite anche le chiese di San Giorgio e di Santa Caterina), oltre naturalmente alla proclamazione del bene a Luogo del Cuore.

Una collaborazione importante è stata avviata anche con il Touring Club Italiano: oltre al patrocinio per le attività specificamente rivolte alla salvaguardia del patrimonio locale (come la citata Summer School «Leggere il Romanico»), la gestione della Rotonda di San Tomè ha contribuito al raggiungimento degli standard richiesti dal TCI per la concessione del prestigioso riconoscimento nazionale «Bandiera Arancione» al Comune di Almenno San Bartolomeo.Grazie alla collaborazione con la Diocesi di Bergamo, si sta lavorando anche alla realizzazione del Parco Culturale Ecclesiale degli Almenno: si tratta di una proposta ideata dalla Conferenza Episcopale Italiana, i cui obiettivi coincidono in massima parte con la mission statutaria della fondazione in tema di accessibilità dei beni culturali ecclesiastici in funzione non solo pastorale ma anche turistica.

Nel 2016 è stata poi avviata una importante collaborazione con l’associazione sarda «Itinera Romanica» di Santa Giusta (OR), che oltre a condividere con l‘Antenna gli obiettivi di promozione di una cultura del Romanico ha contribuito attivamente a creare le premesse per lo sviluppo del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) «Small Communities with Great Cultural Heritage», organismo transnazionale finalizzato a reperire fondi europei per la tutela di importanti beni culturali presenti in territori di modeste dimensioni.

Nel 2020 la Fondazione ha costituito la Rete dei Soggetti di Rilevanza Regionale, insieme al Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte (BS), alla Fondazione Castello di Padernello (BS) e all’Associazione Amici di Villa Litta di Lainate (MI).

COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI

Grazie alla collaborazione da tempo in essere con la Provincia di Ludwigsburg (Baden-Wuerttenberg), è stato possibile creare le premesse per la costituzione formale del GECT attraverso l’adesione delle Associazioni Piccole Comunità con Grandi Patrimoni Culturali lombarda (costituita il 15 gennaio 2018), sarda, del Baden-Wuerttenberg.

Le principali linee guida dell’attività del GECT potrebbero consistere nelle seguenti azioni: anzitutto l’accesso ai fondi europei fissi (su questo punto verterà la trattativa che dovrà essere condotta con il Commissario europeo preposto al Bilancio); la creazione di un numero telefonico unico per l’accessibilità ai monumenti di pertinenza dei Comuni aderenti; l’attivazione di una chiave elettronica per l’accesso ai monumenti, da affidare a guide qualificate; l’accesso a un portale web dedicato al turismo delle cosiddette aree minori.

Oltre all’importante passo sopra descritto, che offrirà al GECT (la cui sede operativa sarà stabilita presso la struttura stessa della fondazione) la possibilità di accedere direttamente ai fondi europei del FESR senza mediazioni, la collaborazione con il Landkreis di Ludwigsburg ha fruttato dal 2015 la partecipazione annuale allo Spaetlingsmarkt e al Mercato barocco di Natale della città tedesca: in tali occasioni vengono presentati a un pubblico di provenienza tedesca (Spaetlingsmarkt) e internazionale (Mercato natalizio) i prodotti enogastronomici bergamaschi, in particolare valdimagnini.

Contestualmente alla partnership avviata con l’associazione «Itinera Romanica», ha preso corpo un sodalizio culturale anche con l’associazione nazionale spagnola «Amigos del Romanico».

Un altro importante segmento di attività potrebbe essere rappresentato dalla valorizzazione della via Carolingia (la strada percorsa da Carlo Magno nell’800 per raggiungere da Aquisgrana Roma, dove sarebbe stato incoronato imperatore; Almenno è una delle tappe intermedie), uno dei ventinove itinerari culturali riconosciuti dall’Unione Europea ma ad oggi ancora semisconosciuto.